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Safari al Nyerere National Park (Selous Game Reserve)

Wanderlust Pills
Pubblicato da Elisabetta Roda in Africa · 25 Settembre 2023
Tags: SafariAfricaTanzaniaZanzibarSelousNyerere
In Tanzania si sa, il safari è un'esperienza che non può assolutamente mancare e in questa Terra sono tantissimi i parchi in cui è possibile vivere questa avventura. I più famosi sono i parchi del nord: Serengeti, Ngorongoro, Lake Manyara... ma ovviamente sono anche i più costosi. Esistono però anche i grandi parchi del sud come il Mikumi National Park e il Nyerere National Park (ex Selous Game Reserve), spesso sconosciuti alla maggior parte delle persone, ma non per questo meno belli e sicuramente molto meno costosi.
Ed è proprio in uno di questi parchi in cui ho deciso di partecipare al mio primo safari, e ne sono rimasta estremamente affascinata.



Nyerere National Park
Questo grande parco si trova all'interno dell'area del Selous Game Reserve, il più grande della Tanzania, ed è stato dichiarato anche Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. L'area dedicata al safari si concentra soprattutto intorno alle rive del fiume Rufiji, grazie al quale è possibile avvistare tantissimi animali intenti ad abbeverarsi e anche una grande quantità di vegetazione. In questo parco è possibile svolgere tre diverse tipologie di safari: in barca, in jeep e a piedi. Quest'ultimo è permesso soltanto qui, per cui non mi sono fatta scappare quest'occasione!

A chi affidarsi
Le agenzie che organizzano safari in questo parco sono davvero tantissime e non sarà difficile trovare quella più adatta alle vostre esigenze. Il consiglio che posso darvi è quello di cercare tramite il comparatore di offerte safaribookings.com in cui potrete inserire anche tantissimi filtri diversi in modo da trovare esattamente quello che avete in mente. Grazie a questo sito io ho trovato il Selous Ngalawa Camp, probabilmente uno dei più economici. Si tratta di un bellissimo campo tendato, di poche pretese ma molto pulito e curato, immerso all'interno del parco e con una bellissima vista sul fiume e sulla savana. Al suo interno ci sono 5 "tende" di diverse grandezze, tutte con bagno privato, e una bellissima piscina con vista sulla savana. Noi abbiamo scelto il pacchetto di tre giorni e due notti, con tutte e tre le tipologie di safari e pensione completa, e abbiamo speso solamente 390$ a testa.



Come si svolgono i safari
  • Boat Safari: il primo safari al quale abbiamo partecipato è stato quello in barca. Siamo partiti dal lodge verso le 16 e dopo pochi minuti di jeep abbiamo raggiunto il fiume Rufiji dove ci aspettavano le barche che ci avrebbero portato in questa bellissima avventura. Da qui abbiamo iniziato la navigazione, e mentre la guida ci spiegava tantissime cose sui vari animali che popolano il fiume, abbiamo avvistato tantissimi ippopotami, qualche cucciolo di coccodrillo che prendeva il sole sulle rive, un'esemplare adulto e tantissimi tipi di uccelli diversi. Ci siamo poi fermati su un lembo di terra per assistere al tramonto e poi siamo tornati verso il campo.




  • Jeep Safari: il vero e proprio safari, quello in jeep all'interno del parco nazionale, era quello che più aspettavo con ansia. Dura tutta la giornata, dalle 8 del mattino fino alle 18 circa, con una pausa pranzo nel mezzo. Si passano ore sulla jeep di attesa di avvistare gli animali e godendo nel frattempo di paesaggi unici. Grazie al nostro driver, William, abbiamo avuto la fortuna di vederne davvero tantissimi e di apprezzare a pieno quest'esperienza. Abbiamo visto circa una cinquantina di giraffe, tantissimi impala, altri ippopotami e coccodrilli, un sacco di babbuini, un gruppo di 16 esemplari tra leoni e leonesse che riposavano all'ombra, elefanti con i loro cuccioli, zebre, bufali e facoceri.





  • Walk safari: l'ultima mattina, prima di tornare verso l'aeroporto, si prende parte ad una passeggiata molto interessante all'interno della savana, accompagnati da una guida che nel nostro caso arrivava direttamente dalle tribù locali di Arusha, e da una guardia armata. Questa esperienza non è dedicata all'avvistamento dei grandi animali, ma più che altro a conoscere la natura circostante. Abbiamo camminato per circa 3 km e abbiamo visto baobab enormi, foglie che vengono usate dalle donne come lime per le unghie, nidi grandissimi di termiti (che la nostra guida si è poi mangiato. Sì, per loro è normale), fiori bellissimi ma velenosi, che vengono usati per cacciare, ragni dall'aspetto strano e formiche particolarmente grandi.




Periodo migliore
Il periodo migliore per un safari in Tanzania è sicuramente il periodo secco (da giugno a settembre) durante il quale la vegetazione è più spoglia e quindi permetterà un'avvistamente più semplice e veloce degli animali che saranno anche più visibili lungo i corsi d'acqua. Inoltre le temperature non saranno troppo elevate e renderanno l'esperienza davvero piacevole sotto ogni punto di vista.




Non farti spaventare!
.Se hai bisogno di aiuto nell'organizzazione del tuo viaggio o se vuoi stilare l'itinerario perfetto, contattami e cercherò di aiutarti!
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